Immagine in concorso per Migration: Stories of a Journey - Photography award
Riccardo Sai, nato a Reggio Emilia ma originario del Trentino Alto Adige, ha 35 anni e vive e lavora a Londra dal 2001. Riccardo e' un regista (www.vimeo.com/channels/riccardosai e www.riccardosai.com) ed ha studiato in Italia dove si laurea al Dams di Bologna in Storia del Cinema, poi in America, alla New York Film Academy dove si specializza in regia e fotografia e infine a Londra. Qui conclude il Master in regia alla London Film School nella quale si sono formati registi di fama internazionale come Michael Mann e Mike Leigh. Il suo approccio alla regia e' versatile e combina una grande ricerca dell’inquadratura con una notevole sensibilitĂ musicale, caratteristiche che gli hanno fatto guadagnare, negli anni, esperienza in molti generi: documentario, film, pubblicitĂ e video musicali. Riccardo ha lavorato per clienti ed enti nazionali ed internazionali tra cui BBC, Microsoft, Nike, Impulse, Banca Intesa Sanpaolo, Croce Rossa, Unione Europea lavorando con personaggi come Vivien Westwood, Luis Bacalov, Danilo Rea, Wim Wenders, Shara Nelson, Antoine Duhamel, Rita Marcotulli e Dita Von Teese. Al momento Riccardo sta preparando il suo esordio nel lungometraggio.
Qual e' il tuo primo ricordo di Londra? L'appartamento in cui stavo a Baron's Court il primo anno. C'erano due signori anziani ed un'amica illustratrice francese. C'era un calore speciale: i soprammobili, le scale che scricchiolavano, il pane in cassetta e i gatti. Era un ambiente speciale e unico: friendly e cosi' essenzialmente English.
Hai lasciato l'Italia perche'... Perche' in Italia i miei mentori mi suggerivano di continuare la mia formazione all'estero. L'America mi spaventava, l'Inghilterra era invece piu' vicina ed europea.
Raccontaci un episodio legato alle differenze culturali. Una cuoca eritrea, grassottella e simpatica che ha un piccolo locale a Brixton e che parla italiano con uno smaccato accento romano. Sentirla parlare italiano mi ha aperto il cuore.
Cosa distingue Londra o l'Inghilterra? Sono due cose diverse. Londra e' una nazione a parte. Un buco nero in cui ci trovi di tutto. E' un circo con tanti personaggi e animali affascinanti e strani. L'Inghilterra e' tutta un'altra cosa, ha un sapore antico da rigattiere incluso i quadri con scene di caccia e le coppe polverose.
Cosa ti manca o non ti manca dell'Italia? Mi manca la famiglia e il fatto che gli zii e i nonni invecchino senza la vicinanza dei nipoti. I nonni li vediamo spesso per skype. E' anche nato un linguaggio ad hoc tra noi, il nipotino e loro: nascondino dietro a skype, scappa scappa ti prendo, le favole su skype, bubu settete ma anche il solletico tramite skype e tanti altri giochi. Insomma la fantasia non manca anche se ovviamente non e' la stessa cosa... Non mi manca la lentezza italiana e il fatto che come giovane avrei l'impressione che nonostante gli sforzi compiuti, le cose non cambiano e rimarrebbe la sensazione di non stare costruendo nulla. Il principe di Salina del Gattopardo aveva ragione. Forse.
Quale personaggio italiano o inglese ammiri di piu'? Non mi interessano le persone famose e tutto cio' che considero inutile. I comici inglesi comunque mi fanno proprio ridere mentre quelli italiani sono sempre delle macchiette e dopo un poco risultano ripetitivi.
...e quello che piu' detesti? Detesto i programmi di cucina e quelli sulle case. E chi li fa. Guardo invece molti film.
L'Italia e la politica italiana stanno davvero cosi' male? Sono in letargo. Ho molti amici che si rimboccano le maniche e mi fanno tenerezza perche' sono come le formiche a cui si e' appena allagato il formicaio e cercano di salvare il salvabile anche se sanno che presto dovranno cambiare formicaio.
Sei felice in questo momento? Si', sono molto felice. Ho una casa, una carriera che mi da grandi soddisfazioni, una prole e un futuro promettente.
Caffe' o birra? Espresso, la mattina preso in cucina mentre le volpi passeggiano in giardino e lo scoiattolo viene a mangiare le noccioline vicino alla finestra.
Torneresti indietro? Vorrei reincarnarmi e vivere mille volte questa stessa vita.
Hai lasciato l'Italia perche'... Perche' in Italia i miei mentori mi suggerivano di continuare la mia formazione all'estero. L'America mi spaventava, l'Inghilterra era invece piu' vicina ed europea.
Raccontaci un episodio legato alle differenze culturali. Una cuoca eritrea, grassottella e simpatica che ha un piccolo locale a Brixton e che parla italiano con uno smaccato accento romano. Sentirla parlare italiano mi ha aperto il cuore.
Cosa distingue Londra o l'Inghilterra? Sono due cose diverse. Londra e' una nazione a parte. Un buco nero in cui ci trovi di tutto. E' un circo con tanti personaggi e animali affascinanti e strani. L'Inghilterra e' tutta un'altra cosa, ha un sapore antico da rigattiere incluso i quadri con scene di caccia e le coppe polverose.
Cosa ti manca o non ti manca dell'Italia? Mi manca la famiglia e il fatto che gli zii e i nonni invecchino senza la vicinanza dei nipoti. I nonni li vediamo spesso per skype. E' anche nato un linguaggio ad hoc tra noi, il nipotino e loro: nascondino dietro a skype, scappa scappa ti prendo, le favole su skype, bubu settete ma anche il solletico tramite skype e tanti altri giochi. Insomma la fantasia non manca anche se ovviamente non e' la stessa cosa... Non mi manca la lentezza italiana e il fatto che come giovane avrei l'impressione che nonostante gli sforzi compiuti, le cose non cambiano e rimarrebbe la sensazione di non stare costruendo nulla. Il principe di Salina del Gattopardo aveva ragione. Forse.
Quale personaggio italiano o inglese ammiri di piu'? Non mi interessano le persone famose e tutto cio' che considero inutile. I comici inglesi comunque mi fanno proprio ridere mentre quelli italiani sono sempre delle macchiette e dopo un poco risultano ripetitivi.
...e quello che piu' detesti? Detesto i programmi di cucina e quelli sulle case. E chi li fa. Guardo invece molti film.
L'Italia e la politica italiana stanno davvero cosi' male? Sono in letargo. Ho molti amici che si rimboccano le maniche e mi fanno tenerezza perche' sono come le formiche a cui si e' appena allagato il formicaio e cercano di salvare il salvabile anche se sanno che presto dovranno cambiare formicaio.
Sei felice in questo momento? Si', sono molto felice. Ho una casa, una carriera che mi da grandi soddisfazioni, una prole e un futuro promettente.
Caffe' o birra? Espresso, la mattina preso in cucina mentre le volpi passeggiano in giardino e lo scoiattolo viene a mangiare le noccioline vicino alla finestra.
Torneresti indietro? Vorrei reincarnarmi e vivere mille volte questa stessa vita.
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