Sunday 17 April 2011

Luisa Pretolani, Filmaker

 





























Luisa Pretolani, originaria di Ravenna, ha 42 anni e si e' trasferita a Londra 10 anni fa'. Luisa e' una filmaker,  si occupa di produzione cinematografica e televisiva lavorando anche per Discovery Channel. Nel 1994  ha fondato la propria compagnia, la Pahni  Productions, che realizza sia programmi di fiction  che documentari. Tra questi ultimi ha di recente prodotto 'In search of the Messiah", con la regia di Tim Meara e trasmesso su diversi canali televisivi incluso Sky Arts. Il documentario prende spunto dal famoso violino Stradivari, soprannominato appunto 'Il Messiah', conservato in una teca dello Ashmolean Museum di Oxford, per analizzare il ricchissimo commercio finanziario legato ai grandi violini Stradivari e Del Gesu'. Per quanto riguarda invece il cinema, sta lavorando al progetto del film  'Different kind of love', come sceneggiatrice e regista. Nel cast figurano gli attori Richard Dreyfuss e Juliette Lewis.

Qual e' il tuo primo ricordo di Londra? Vederne la storia sui palazzi. Arrivata a Londra dopo aver abitato a New York per alcuni anni, ho subito amato la possibilita' di riabitare in mezzo a palazzi che avevano storie di secoli.
Hai lasciato l'Italia perche'... Volevo studiare cinema e televisione e volevo lavorare in questi campi mantenendo un'aspirazione internazionale e soprattuto (!) senza dover essere soggiogata dai vari nepotismi.
Raccontaci un episodio legato alle differenze culturali. Trovo che ci sia piu' meritocrazia all'estero che in Italia, e questo da' luogo a continui episodi di vita piu' o meno ilari o drammatici. 
Cosa distingue Londra o l'Inghilterra? Londra e' una citta' che sta, come  molte altre citta' europee, ridefinendo una sua identita'. Diversamente dalle altre capitali europee, Londra deve pero' vedersela con il fatto che non e' piu' la capitale di un impero, e questo ha un impatto quotidiano sulla vita dei  suoi cittadini molti dei quali provengono da ex colonie o dai paesi del Commonwealth. Un altro elemento a noi italiani abbastanza estraneo, e' la fortissima idea di 'classe' che pervade la societa' inglese. E' un'idea che inabita ancora profondamente il sociale e influenza in maniera drammatica la vita delle persone, soprattutto quelle delle 'classi' sociali piu' povere. Qui il sistema di classe si basa sulla famiglia di provenienza e scrollarselo di dosso e' molto, molto difficile. 
Cosa ti manca o non ti manca dell'Italia? ahhhh! La lista di cosa NON mi manca purtroppo ha superato quello che mi manca. Mi manca la mia famiglia moltissimo e i carissimi amici che vedo saltuariamente. Ormai sono via dall'Italia dal '93 e quello che mi fa sentire veramente italiana e' la storia della mia famiglia e il cosa significa venire da una terra come l'Emilia Romagna. Le mie origini mi hanno profondamente influenzata cosi' come l'essere cresciuta nella taciturna Ravenna degli anni '70, all'ombra del complesso petrolchimico Anic. Non mi mancano tutti coloro che dicono che in Italia va tutto per il  meglio, anzi mi fanno profondamente arrabbiare. 
Quale personaggio italiano o inglese ammiri di piu'? Gli uomini e le donne Partigiani, Montale, Toto', Saviano, Benigni, Natalia Ginzburg, Miriam  Mafai, Emma Bonino. Per gli inglesi Alfred  Hitchock, le Suffragette, Charlie Chaplin... 
...e quello che piu' detesti? La Mafia.
L'Italia e la politica italiana stanno davvero cosi' male? Si', c'e' molto da fare ma non mi sembra ci sia nessuna forza politica in campo che voglia veramente cambiare niente. 
Sei felice in questo momento? Si'! Sono molto fortunata, e' un bellissimo sabato mattina di primavera, il mio gatto si sta addormentando sul sofa' e il mio amato partner sta  preparando il te'. 
Caffe' o birra? Un buon caffe' alle 10 del mattino, un'ottima birra alle 7 di sera. 
Torneresti indietro? Se l'Italia che sogno ci fosse, partirei domani con il  gatto sotto il braccio e l'Amato inglese al fianco. Se potessi veramente aiutare nella ricostruzione dalle macerie che saranno da raccogliere tra pochi anni... SI'.
Ma questo non sarebbe 'tornare indietro' ma andare Avanti!


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